N. 26 estate 2004

Due brani di Vitaliano Brancati

I

Sono facce che di tanto in tanto emergono dai mari dell’umanità, ma forse mai, nemmeno ai tempi della Riforma e Controriforma, hanno posseduto l’opacità, la chiusura e l’assolutezza degli ultimi tempi.
I discorsi, le dichiarazioni e le opere di siffatti entusiasti obbedienti, disposti a tutto fuorché a tollerare, ragionare e amare rimarrano senza dubbio come una grave testimonianza, ma tutti insieme non faranno intuire il segreto dei nostri tempi con la rapidità e l’intimità con cui lo farebbe una di queste faccie rimaste a vivere su una tela.
Nel punto perfettamente opposto a quello in cui la Ragione ha generato la Tolleranza, dalla parte dell’universo in cui la notte permane eterna sono spuntate queste facce.
Una crudeltà priva di follia e di rimorsi, una pedanteria priva di scienza, una ingegnosità senza fantasia e estro, una barbarie senza candore e una corruzione priva di estetismo e perfino di mollezza, una vocazione al male miseramente occultata da nubi di stupidità,
uno sguardo rivolto al basso con lo sconcio rapimento di chi ha scambiato la terra per il cielo, una bocca che si serra a stento per masticare comandi sebbene già slabbrata da urla servili, lo sprezzo del grande capitalista e l’atteggiamento del caporale, il linguaggio del ribelle e l’animo di impiegato, ecco i soggetti del nostro quadro.
Questi personaggi, per anni cresciuti sotto in nostri occhi, ai quali forse pensiamo con raccapriccio di aver potuto assomigliare in taluni giorni della nostra giovinezza, questi personaggi che hanno appiccato il fuoco al mondo della serenità, della cortesia e della civiltà, e contro i quali si sono mossi, da tutti i lati, gli uomini liberi, quando potranno dirsi scomparsi?

II

Ma che ha il nonno, domanderanno, che si guarda sempre alle spalle? E i nostri figli spiegheranno sorridendo che il povero nonno è vissuto in un’epoca nella quale ogni cittadino aveva il suo angelo custode e andava in prigione per aver detto che il capo del governo era vecchio (quando invece lui faceva di tutto per sembrare sempre più giovane).

Ma ci pensi, fra poco potrò dire come la penso in faccia a chiunque?
È possibile? Mi domando certe volte, e proprio possibile dire la propria opinione, qualunque essa sia? E poi, ne sarò capace? Voglio dire: saprò parlare la lingua di una persona libera? Non mi imbroglierò? Non dirò delle enormità? Non farò capire a tutti che per molti anni sono stato un povero servo?
E non cercherò anche allora di piacere a qualcuno, di adulare un potente, di seguire la moda, di tenere in ogni caso discorsi opportuni?

Da VITALIANO BRANCATI, il primo brano è da I fascisti invecchiano, il secondo da Il bell’Antonio, entrambi recentemente pubblicati nel primo volume delle opere di Brancati de “I meridiani”, Mondadori.

Istruzioni per l’esecuzione della musica leggera

Nel repertorio delle orchestre di musica leggera e delle orchestre da ballo le composizioni a ritmo di fox-trot (il cosidetto swing) non devono superare il 20%
Nel repertorio cosidetto jazzistico deve essere data la preferenza a composizioni in tonalità maggiore e a testi che esprimono la gioia di vivere.
Per quel che riguarda il ritmo, deve essere data la preferenza alle composizioni veloci rispetto a quelle lente (i cosidetti blues); il ritmo non deve però mai superare un grado di allegria commisurato al senso della disciplina e della moderazione.
Non si devono in alcun modo permettere gli eccessi negroidi né per il ritmo (il cosidetto hot jazz) né per gli assolo.
La composizione jazz può contenere un massimo del 10% di sincopi, mentre il rimanente deve essere costituito da un movimento musicale legato in modo naturale e quindi privo di isteriche inversioni ritmiche.
Si proibisce l’uso di strumenti musicali estranei allo spirito tedesco così come l’uso di sordine che alterano il nobile suono degli ottoni.

Si proibiscono gli assolo di batteria che superino la mezza battuta a ritmo di quattro quarti (con l’eccezione delle marce militari).
È permesso suonare il contrabbasso solo con l’archetto, ed è severamente proibito il pizzicato delle corde.
Si proibisce di alzarsi i piedi per eseguire gli assolo.
Si proibisce ai musicisti di lanciare grida o strilli durante l’esecuzione.
Si raccomanda a tutte le orchestre di musica leggera e da ballo di limitare l’uso del sassofono e di sostituire questo strumento con violoncelli o viole, ove possibile.
Questa ordinanza è stata diramata nel 1939 dal Gauleiter di Brno durante l’occupazione nazista della Cecoslovacchia; è riprodotta nel libro di Josef Skvorecky, Il sax basso, Adelphi 1982.

Tre poesie per bambini

Ciccio Sansone
Sono Ciccio Sansone
Sono grande, sono forte
Il mio gioco preferito
È il lancio degli elefanti

Una mezza dozzina tutti insieme,
Li lancio in alto in alto,
Non faccio nessuna fatica
Perché son Ciccio Sansone.

I mie muscoli sono enormi
Straripano da capo a piedi
E quando lancio gli elefanti
Si gonfiano come palloncini.

Ma nella mia famiglia
non sono io quello più forte
quando io lancio gli elefanti
La mia nonna mi prende sulle spalle.

L’ospite

È arrivato proprio oggi
è entrato qui in casa
era un po’ più piccolo di un elefante
ma più grosso di un grande topo

ha spinto via la mia sorellina
poi ha dato un pugno al mio papà
poi ha sbattuto per terra la mia mamma
che paura, che paura che ho avuto!

ha sporcato il mio berretto con il miele
ha riempito il lavandino di pietre
e quando mi sono messo a gridare
si è preso le mie scarpe e anche le calze.

Poi si è gentilmente scusato
si è inchinato e è andato via.
Questo è quel che proprio oggi
è successo qui, in casa da me.

Che senso ha?

La mia mamma dice che io sono
una piccola dolce prugna.
La mia mamma dice che io sono
il suo agnellino.

La mia mamma dice che io sono
davvero bellissimo, proprio come sono.
La mia mamma dice che io sono
un piccolo stupendo specialissimo bambino.
La mia mamma ha appena fatto
un altro bambino.
Ciccio Sansone e L’ospite sono di Jack Prelutsky, la prima dalla raccolta From Something BIG Has Been Here, Greenwillow, 1990, la seconda da The Queen of Eene, Greenwillow, 1974. L’ultima poesia è di Judith Viorst, di Newark, New Jersey, 1931

Democrazia, Diritti Civili e Libertà

I

Molti ritengono che la democrazia e la tutela dei diritti civili costituiscano nei paesi poveri un ostacolo per lo sviluppo. Secondo un recente sondaggio, in molti paesi dell’America Latina si sarebbe disposti a rinunciare a un po’ di libertà in cambio di maggior benessere.
In altri termini, molti pensano che la democrazia e la tutela dei diritti civili siano un ostacolo che frena il processo di sviluppo e distoglie dalle priorità economiche.
Non è così. È vero invece che la mancanza di democrazia e la soppressione della libertà di espressione e di discussione riducono le capacità di reazione di un paese di fronte ad ogni tipo di difficoltà.
Uno degli esempi più importanti è costituito dal fatto che non vi è mai stata una carestia che abbia colpito un paese indipendente e democratico, con una stampa libera e possibilità di confronto pubblico.
Lo stesso può dirsi per gli effetti delle calamità naturali e delle crisi economiche, che sono invariabilmente più gravi e catastrofiche nei paesi autoritari, retti da dittature e privi di libertà e del potere protettivo svolto dai meccanismi democratici.

La tutela dei diritti civili oltre a soddisfare esigenze fondamentali della persona umana, svolge quindi un ruolo pratico essenziale per accrescere l’attenzione sugli errori compiuti, per evitare di commetterne altri, per soddisfare le richieste degli strati più disagiati della popolazione.

II

La Dichiarazione universale dei diritti umani consiste di trenta articoli. I primi ventuno riguardano i diritti civili e i diritti politici: libertà di parola e di assemblea, diritto alla privacy; presunzione di innocenza; e così via. Gli articoli successivi riguardano argomenti quali il diritto al lavoro, la sicurezza sociale, il diritto ad un giusto livello di benessere: sono i c.d. diritti economici e sociali.
Sebbene io sostenga tutti gli sforzi per assicurare una giusta distribuzione della ricchezza e per raggiungere gli altri obiettivi di carattere economico e sociale posti dalla Dichiarazione universale, ritengo che sia un errore assimilare i diritti civili e politici a questi ultimi. La ragione della mia opposizione è che questa assimilazione riduce la possibilità di proteggere i diritti civili.

A nessun governo può essere permesso di giustificare la censura, di negare il diritto dei cittadini a riunirsi e a discutere, di autorizzare torture con la scusa del proprio livello di sviluppo.
Queste pratiche sono illegali dovunque e debbono essere vietate e represse ovunque in base agli stessi criteri. La situazione si presenta diversa nella sfera economica. L’idea di un adeguato livello di benessere o di diritto all’abitazione, alla salute e all’educazione varia da paese a paese ed anche nel tempo. Per molti governi, risolvere queste esigenze è una questione di risorse economiche disponibili. Qualificare queste esigenze come diritti non offre nessun vantaggio per stabilire delle priorità e delle scelte nell’effettuare investimenti per soddisfare gli uni o gli altri. Ed è assai pericoloso ammettere che il rispetto di diritti universali possa variare in relazione a situazioni transeunti o a standard locali, o debba essere comunque vincolato dalla disponibilità di risorse. Il linguaggio dei diritti universali deve essere riservato a quelle sole arre dove gli stessi principi possono essere rispettati da tutti in ogni momento.
Inoltre, i diritti civili e politici sono l’essenza della democrazia.

Non è possibile immaginare un governo democratico senza il diritto di espressione, di riunione, di stampa. Lo stesso deve dirsi per il diritto di eguaglianza, indipendentemente dalla razza, dal sesso o da altri status personali. Per converso il concetto di diritti economici e sociali è nella sua essenza profondamente non democratico, in quanto è basato sull’idea che la distribuzione delle risorse non può essere affidato alle istituzioni e ai processi per mezzo dei quali la democrazia opera. Inoltre, riduce l’impatto dei diritti politici e civili in quanto attenua il riconoscimento del potere della libertà di espressione di organizzarsi liberamente al fine di combattere le ingiustizie sociali.

Il primo brano è tratto da AMARTYA SEN, La democrazia degli altri, Mondadori 2004; il secondo da ARYEH NEIER, Taking Liberties. Four decades in the struggle for rights, New York 2003. Amartya Sen è premio Nobel per l’economia nel 1998; Aryeh Neier è stato il direttore della American Civil Liberties Union, poi il fondatore di Huma Rights Watch ed è ora Presidente dell’ Open Society Institute fondato da George Soros.

Ancora poesie per bambini (o quasi)

Notti tempestose

Ogni volta che compaiono la luna e le stele
Quando soffia il vento
Nella notte buia e tempestosa
Un uomo galoppa e galoppa
su un cavallo nero.

Nella notte fonda
Quando ogni luce è spenta
Senti sulla terra umida
Il battito degli zoccoli
Del suo cavallo nero.

Tardi nella notte
Quando gli alberi si lamentano
Quando le navi si infrangono sulle scogliere
L’uomo galoppa e galoppa
Sul suo cavallo nero.

Si allontana,
Poi sembra ritornare,
Lo senti col vento vicino, vicino
Poi senti che si allontana
E scompare nell’oscurità.

Viaggio

Vorrei alzarmi e andare
là dove crescono le mele d’oro
là dove sotto un altro cielo
ci sono isole popolate di pappagalli
e Crusoe solitari che costruiscono zattere
scrutati da uccelli multicolori;

Dove quando il sole sorge
città orientali con giardini sabbiosi
risplendono di moschee e minareti
e nei bazaar sono esposte
merci dagli odori inconsueti
provenienti da luoghi ancor più lontani;

Là dove la Grande Muraglia
protegge l’impero cinese,
da una parte c’è solo deserto
mentre dall’altra popolose città
emettono suoni indistinti
di voci, campane e tamburi;

Là dove ci sono foreste sconosciute
calde come il fuoco
grandi come l’Inghilterra,
alte come piramidi
piene di scimmie e di alberi di cocco
e di capanne di cacciatori;

Dove il grinzoso coccodrillo
giace al bordo del Nilo
occhieggiando sonnacchioso
e il flamingo rosa vola
adocchiando pesci da catturare
mentre fuggono saltando a pelo d’acqua;

Dove nelle giungle, vicine e lontane
vivono tigri mangiatrici di uomini
acquattate nell’ombra,
in paziente attesa della preda
che incauta si avvicini
trasportata su un dorato baldacchino;

Dove sorgono nel mezzo del deserto
città ormai da tempo abbandonate
con le strade tutte vuote,
e le case sgretolate
senza un briciolo di luce
quando dolce cala la notte.

In questi posti certamente io andrò
partirò con una carovana di cammelli
viaggerò con uomini avvolti in scure palandrane
con la pelle chiara e gli occhi fiammeggianti
in questi posti andrò
quando sarò grande;

E accendendo il fuoco nella penombra
di qualche locanda polverosa
vedrò appese alle pareti
scene di duelli e di grandi feste
e troverò, abbandonato in un angolo
il giocattolo del figlio di un Faraone egiziano.

Bolle di sapone

Come la mamma ti vede
dalla finestra di casa
Mentre giochi in giardino
Così tu vedi in questo libriccino
un altro bambino
Che gioca in un altro giardino.

Non puoi parlare
a quel lontano bambino.
Non puoi distrarlo, non puoi attrarlo,
non puoi trascinarlo fuori dal libriccino.
Lui non ti sente e non ti vede.

Molto tempo fa grande è diventato
e dal libriccino se ne è andato.
Quel che tu vedi giocare
Laggiù nel giardino del mio libriccino
È solo una bolla di sapone.

Plug And Pray. La religione al tempo di Internet

I

Cambiare religione è finalmente alla portata di tutti!
Pronti per ogni evenienza, i kit Plug’n’Pray contengono tutto quello che ti serve per convertirti velocemente alla religione più conveniente in ogni momento della tua vita.
Devi compiacere il tuo nuovo general manager israeliano? C’è il pericolo di una invasione talebana? Più semplicemente vuoi diventare buddista per una sera e far bella figura alla cena new age?
Cambia religione, scegli il dio più comodo in ogni momento.
Basta con i riti faticosi e noiosi! Ogni confezione contiene il Kit per la conversione veloce.
In tempi di cambiamenti repentini e di guerre di religione, sono kit da tenere sempre a portata di mano.
Plug´n´Pray ti mette velocemente in contatto con un nuovo dio e con la spiritualità del suo culto, ti fa diventare un credente rispettabile e presentabile.

Un kit realizzato da esperti, rigoroso e rispettoso della tradizione culturale di ciascuna singola religione e completo di ogni aspetto: routine e formule di preghiera, riti di mortificazione e punizione, funzioni sacre, ma anche suppliche preimpostate da esaudire. Posture da assumere e gestualità sono accuratamente descritte su video (in caso di acquisto della versione DeLuxe).
Tutto ciò che può servirti è incluso nei Kit.
Inoltre, con una piccola spesa in più, potrai personalizzare la religione prescelta per raggiungere i tuoi obiettivi. Dimostrerai, insieme alla tua fede, la tua libertà di critica e il tuo senso di indipendenza.
Così, potrai essere cattolico e praticare il controllo delle nascite, essere buddista e andare a caccia di fagiani, essere ebreo ortodosso e gustarti succulente aragoste.
Per poter personalizzare la religione prescelta, chiedi le apposite istruzioni:
– Software su CDrom, assolutamente facile e veloce da installare.
– Supporto online, con spiegazioni, info culturali e i trucchi degli esperti.

II

Il Sommo Ministro della Universal Life Church Charles Simpson ha deciso di espandere la propria organizzazione.
La Universal Life Church è una chiesa interreligiosa e aconfessionale, che non contesta né sostiene le altre religione, accettando tutto ciò che esse ritengono vero.
Per questo, offre anche a te – indipendentemente dalla tua religione e dalle tue credenze – la possibilità di divenire un suo sacerdote, avendo la facoltà di ordinarti come ministro legalmente riconosciuto in 48 ore.
Chiedi di essere ordinato ora direttamente via Internet dal Ministro Charles Simpson!
Come sacerdote, potrai condurre tutti i riti e le cerimonie inerenti la chiesa (purché rispetti le leggi dello Stato in cui ti trovi a tutela delle minoranze religiose).
Potrai in particolare celebrare matrimoni, funerali, battesimi; potrai rimettere i peccati e visitare i peccatori (il tutto, gratuitamente o dietro versamenti di oboli predeterminati).
Ove necessario, riceverai direttamente dal Ministro di Dio Charles Simpson via DHL i necessari certificati da far pervenire all’Autorità dello Stato prima di avviare la cerimonia.

Che mille chiese fioriscano!
Quando avrai raggiunto un buon livello di pratica, e supererai gli esami appositamente previsti, potrai anche promuovere la tua propria chiesa o la tua congregazione e realizzare uno scisma dalla chiesa del Ministro Simpson.
Anche in questo caso, a differenza da come si comportano le Autorità di altre religioni, il Ministro di Dio Charles Simpson ti aiuterà e ti permetterà di trovare la tua strada e di portare nel mondo felicità e consolazione..
Riceverai tutta la documentazione e i certificati necessari nel nostro Kit sacerdotale per soli $29.95. Il Kit include un CD-Rom con istruzioni video per la celebrazione di matrimoni, battesimi, funerali e confessioni e altri riti (benedizioni domestiche, cerimonie votive e di preghiera, riti particolari e di gruppo (processioni, flagellazioni, ecc.). Include inoltre un portafoglio di finta pelle con le tue iniziali e la tessera per il parcheggio gratuito (ove consentito).

S.N.

Poesie di Blaga Dimitrova

Amore

Non ho più la mia andatura trascurata,
non ho più la mia risata orgogliosa,
né il silenzio dolce dell’anima,
né la freschezza nello sguardo,
né, di notte, il sonno.

Non ho più i miei progetti e ciò che volevo raggiungere,
non ho la ribellione e la libertà,
non ho l’imprevisto, e il suono dei canti.
Ho perso tutto,
ma sono diventata la più ricca
e la più prodiga del mondo.

1956.

Abbraccio

Cuore nel cuore. E respiro nel respiro.
Vicino a me, tanto che non ti vedo.
Vedevo lontano, oltre le tue spalle, un monte scuro.
Ero protesa in uno slancio,
forse per oltrepassarti.

Sentivo battere il cuore impazzito delle stelle.
Accoglievo il vento affannato, rivestito di foglie.
Mi aprivo alle ombre dei boschi
e ai rami che si aprivano ad abbracciare la notte.

Assorbivo la lontananza in un sol sorso.
Premevo vento, nubi e stelle al mio petto.
Nel cerchio stretto di un abbraccio
ho rinchiuso tutto l’infinito del mondo.

1957

Senza Amore

Da questo momento vivrò senza amore.
Libera dal telefono e dal caso.
Non soffrirò. Non avrò dolore né desiderio.
Sarò vento imbrigliato, ruscello di ghiaccio.
Non più pallida per la notte insonne,
ma non più ardente il mio volto.
Non immersa in abissi di dolore,
ma non più in volo verso il cielo.
Non aspetterò più, sfinita, la sera,
ma l’alba non sorgerà per me.
Non mi inchioderà, gelida, una parola,
ma il fuoco lento non mi arderà.
Non piangerò sulla crudele spalla,
ma non riderò più a cuore aperto.

Non morrò solo per uno sguardo,
ma non vivrò realmente più.

1958

Perdita

Non so se mi ero innamorata di te.
Mi ero innamorata però di altre cose:
di una stanza scomoda rivolta a nord,
di una teiera che crepitava di sera.
Degli alberi mi innamorai che toglievano il cielo,
dei solitari e soffocanti cinema di quartiere,
dei ricordi di prigione,
di un muro ferito dalle bombe.
Delle fermate del tram, delle foglie ricoperte di brina,
di una calda tasca con castagne bruciate,
della pioggia scrosciante, del suono del telefono,
perfino della nebbia fonda color cenere.

Di tutto il mondo mi ero innamorata, non di te.
Lo scoprivo nuovo, interessante, ricco.
Per questo soffro… Non per averti perso.
Altro ho perduto – il mondo intero.

1958

Ragno

Distende col fiato suo un filo sottile
e con arte raffinata tesse la sua tela.
Al sole la tela risplende dorata –
per attirare uno sciocco moscerino.

E il mio sogno dell’anima come un ragno
di ora in ora tesse e intreccia un laccio,
d’oro e così attraente, lo so:
sono io quel moscerino.

1937

Erba

Nessuna paura
che mi calpestino.
Calpestata, l’erba
diventa un sentiero.

1974

Appunti sotto il cuscino

Li tiro fuori al risveglio
dal fondo dei sogni.

La mia mano ha graffiato,
libera nell’oscurità.

A stento decifro i segni
come iscrizioni runiche.

Mi sono inviata da sola
messaggi da un altro luogo.

E il mattino si rischiara
con la loro mancanza di chiarezza.

1988

Illuminazione

Entro nella vecchiaia in punta di piedi,
come in un bosco d’autunno,
passo dopo passo sulle foglie vive
che ancora cadono.
Davanti a me – l’albero della vita.

E lentamente con sguardo ansimante
salgo verso il passato
e scendo nei giorni futuri.
Finalmente! Tanto infinito è per me
il cammino senza fretta.

Le direzioni non sono avare di curve.
La lontananza non fa male.
Non colpisce il gong della luna.
Non può essere incatenato
lo spirito che ha infranto le catene.

Non ti può essere tolto
quello che hai dato.
Mi rimane un’ultima
goccia di luce senza fine.
E spira pace dal mondo intero.

1988

Le prime quattro poesie sono tratte dalla raccolta A domani.Versi, Sofia, 1959; la quinta dalla raccolta Gong. Poesia scelta, 1976; le ultime dalla raccolta A metà Sofia, 1990.

Blaga Dimitrova è nata a Bjala Satina in Bulgaria il 2 gennaio 1922. E’ autrice di poesie, romanzi, saggi. Ha tradotto autori classici e moderni della letteratura europea. Ha studiato pianoforte con uno dei più grandi compositori bulgari, A. Stojanov. È morta a Sofia il 2 maggio 2003.

Suggerimenti turistici

Siete alla ricerca di chilometri di spiagge incontaminate, di barriere coralline abitate da pesci mai visti altrove, di una vera alternativa al turismo di massa?
Venite in Somalia.
Siamo gli unici operatori turistici autorizzati del Paese e faremo di tutto per soddisfare ogni vostro desiderio. Per cominciare, sarete sistemati a Mogadiscio, nello splendido Hotel Paradiso, cinque stelle lusso, in suite con ogni immaginabile confort e con pareti completamente insonorizzate per proteggere la vostra quiete notturna dalle purtroppo frequenti esplosioni che tuttora si verificano durante la notte.
Dalla terra privata o dalla terrazza ristorante dell’ultimo piano potrete godervi indescrivibili tramonti, assaporando aragoste appena pescate per voi.
Non sarete mai soli.
Saranno sempre con voi le otto guardie del corpo armate che vi accoglieranno all’aeroporto e vi terranno compagnia ovunque, sulla spiaggia e per la visita al caratteristico mercato della città (ove potrete comprare a prezzi vantaggiosissimi tutti gli strumenti bellici più sofisticati).

A vostra disposizione metteremo anche due autisti con jeep completamente corazzata e con vetri antiproiettile.
Potrete così visitare i nostri famosi parchi nazionali (attualmente purtroppo senza fauna, essendo stata tutta mangiata dagli abitanti per le note difficoltà economiche e politiche che hanno colpito il paese).
Il nostro personale farà di tutto per evitare incidenti e per tutelare la vostra incolumità durante il soggiorno.
La vostra incolumità è il nostro bene più prezioso. Se, nonostante le nostre precauzioni, doveste cadere nelle mani di una delle ormai poche bande armate che ancora infestano la città e i suoi bellissimi dintorni, il nostro personale farà di tutto per liberarvi nel più breve tempo possibile. Solo se necessario, pagheremo un riscatto e comunque in misura non superiore a quella d’uso (in proposito, chiediamo un vostra autorizzazione preventiva). In questo deprecabile caso, dovrete restituire la somma versata prima della conclusione del vostro periodo di vacanza (non sono accettate carte di credito, ma potrete effettuare un trasferimento bancario seguendo le nostre indicazioni).
Vi aspettiamo, e faremo in modo che la vostra vacanza sia davvero indimenticabile sotto ogni profilo.

S.N.

Due poesie di Leonardo Sinisgalli

Il guado

Restano poche frasi,
le più turpi, e il sapore
delle unghie nella bocca.
Resta nella vita quest’afa
che ci soffoca, il tempo
insensato tra due estati.
Il torrente era carico di libellule,
le acque basse e rapide,
un solco tra due regni,
un confine, un segno.
Fu un sogno breve, sonno
di banditi, poi l’inverno, la neve,
la vecchiezza e i colpi alle reni
più fitti.

Pianto antico

I vecchi hanno il pianto facile.
In pieno meriggio
in un nascondiglio della casa vuota
scoppiano in lacrime seduti.
Li coglie di sorpresa
una disperazione infinita.
Portano alle labbra uno spicchio
secco di pera, la polpa
di un fico cotto sulle tegole.
Anche un sorso d’acqua
può spegnere una crisi
e la visita di una lumachina.

Da L’età della luna, 1962.

Il re: La vita è qualcosa di misterioso, indecifrabile, affascinante.
Il guardiano delle pecore: Sì, mio sire. Come quasi tutto il resto.

Crediti

Questo ventiseiesimo volume dei Testi Infedeli è stato stampato nel luglio del 2004 in duecento copie non numerate e fuori commercio da Marco Capodaglio, in Milano nella tipografia Cinque Giornate srl.
Come sempre, tutti i testi sono stati liberamente e infedelmente tradotti e talvolta riscritti; spesso è stato rispettato – non sempre integralmente – il pensiero dell’autore.
Il volume non sarà più inviato a chi non ne accusa ricevuta per due volte consecutive.
I Testi Infedeli apparsi a partire dal 1992 possono essere letti nel sito www.nespor.com (ove sono raccolti anche altri miei scritti e una scelta dei miei disegni).
Il sito è curato e aggiornato da Stefano Rossi. L’inserimento dei Testi infedeli nel sito è stato curato in passato anche da Beniamino Nespor. Per l’elaborazione di questo volume ringrazio per l’aiuto e i suggerimenti Maria Inglisa, Marina Nespor, Pasquale Pasquino. Un ringraziamento particolare a Annelise Herskovitz, che mi ha aiutato a tradurre dal bulgaro – meno simile al russo di quanto si creda – le poesie di Blaga Dimitrova.