Internet e la Legge – Capitolo 1

Capitolo 1
Internet: storia, dati e previsioni

1945-1946
La prima idea di una rete mondiale di computer risale a Vannevar Bush, un matematico consigliere del Governo degli Stati Uniti: Bush ha immaginato una rete planetaria di macchine per immagazzinare tutto il sapere umano e ha proposto di chiamare questa rete “Web”.
L’idea di Vannevar Bush è straordinaria, se si tiene conto che in questo periodo è realizzato il primo computer, con una memoria di non più di venti parole.
1953
James Watson e Francis Crick scoprono la struttura del DNA e pongono così le basi per lo sviluppo della genetica. Si avvia così quasi contemporaneamente il percorso dell’informazione genetica che assieme all’informatica costituisce uno dei pilastri su cui si basa la moderna società dell’informazione .

1960-1963In questo periodo Doug Engelbart progetta la posta elettronica, l’ipertesto e il browsing. Inventa anche il mouse per poter realizzare il suo progetto.
La parola ipertesto (Hypertext) è inventata da Ted Nelson nell’edizione della rivista Literary Machine nel 1965.
È l’epoca della guerra fredda e della costruzione di immensi apparati nucleari, offensivi e difensivi, da parte degli Stati Uniti e dell’Unione Sovietica. Rand Corporation, una società che opera nel settore dell’informatica, riceve l’incarico dal Ministero della difesa degli Stati Uniti, di progettare un sistema di comunicazione militare che continui a funzionare in caso di attacco nucleare.
Questa, almeno, è la versione più diffusa. Invece, secondo Bob Taylor, allora dirigente dei progetti di ricerca informatica del Ministero, l’incarico aveva lo scopo, del tutto pacifico, di collegare i laboratori scientifici del paese.
J.C.R. Licklider of MIT, primo dirigente del DARPA dall’ottobre del 1962, descrive le interazioni economiche e sociali che possono scaturire da un networking su scala mondiale nel suo progetto denominato “Galactic Network”. Licklider immagina un sistema interconnesso di computer con il quale ciascuno può accedere a dati e informazioni ovunque si trovi.

1964
Rand propone la creazione di una rete di computer il cui funzionamento non dipenda da un unico o da pochi individuabili centri di raccolta e distribuzione dei dati, al fine di evitare il blocco delle comunicazioni se fossero stati distrutti. Ciascun computer di questa rete avrebbe dovuto, inoltre, essere equivalente agli altri ed essere in grado di ricevere e inviare messaggi a ogni altro computer. I messaggi emessi da un computer avrebbero dovuto essere smembrati e organizzati in pacchetti, in modo da giungere a destinazione anche separatamente e indipendentemente dal percorso seguito: così, se una rotta fosse stata disabilitata da eventi bellici (ovviamente, secondo la versione più accreditata), il messaggio avrebbe potuto percorrerne automaticamente un’altra, passando attraverso i cosiddetti routers.
Questi principi, pur avendo perso importanza gli scopi militari e difensivi, sono tutt’oggi alla base di Internet.

1965
Un’agenzia del governo statunitense che si occupa di ricerca militare nel campo informatico, chiamata Advanced Research Project Agency (ARPA#), realizza un prototipo di rete mettendo in comunicazione un computer del Massachusetts con uno situato in California: per la prima volta due computer, sebbene fisicamente lontani, sono messi in grado di comunicare e condividere dati e applicazioni.

1966-1968
In questi anni gli sforzi si concentrano nella creazione di ARPANET#, la rete che per un lungo periodo ha rappresentato il cuore di Internet.

1969
I computer collegati ad ARPANET# divengono quattro: tre si trovano in California, a Los Angeles, Stanford e Santa Barbara, il quarto nello Utah.

1970-1971
Il software necessario al funzionamento del network è reso accessibile al pubblico: si tratta però ancora di un pubblico assai ristretto, costituito da ricercatori e studiosi nei settori scientifici e accademici.
In questi anni viene inventato il microprocessore, che, permetterà in pochi anni di diffondere il PC come strumento di uso quotidiano per lavoro, informazione, studio e svago, e offrirà così le base per l’affermazione di Internet

1972È messo a punto il primo programma di posta elettronica a opera di Ray Tomlinson: in questo modo gli utenti collegati al network hanno a disposizione un nuovo strumento di comunicazione. Per oltre un decennio la posta elettronica resta la fonte pressoché esclusiva del traffico su Internet.

1973
Viene realizzato il primo collegamento internazionale: Internet si estende dagli Stati Uniti alla Gran Bretagna e alla Norvegia.

1974
Alcuni ricercatori americani (Vint Cerf e Bob Kahn) avviano lo studio di un metodo per trasmettere e ricevere dati indipendentemente dalla specifica rete cui il computer è collegato; il progetto è chiamato “Internetting Project” (progetto di interconnessione).

1980
Berners-Lee, uno scienziato in attività presso il CERN, in Svizzera, sviluppa un programma denominato Enquire che sfrutta le possibilità dell’ipertesto per collegare tra loro documenti sparsi nei vari computer dell’ente. È l’antenato del World Wide Web.

1981
IBM inventa il PC e ne avvia la diffusione nelle case, negli uffici, nelle scuole.

1981 – 1982
Il numero di PC in uso passa in un anno da 2 milioni nel 1981 a 5,5 milioni nel 1982.
Dieci anni dopo, nel 1992, ci sono 65 milioni di PC.
Si colloca in questo periodo uno dei più clamorosi errori di strategia commerciale della recente storia economica. IBM#, società che ha ideato il PC# e per lungo tempo ha dominato il mercato in modo incontrastato, rinuncia a sviluppare autonomamente un linguaggio per il nuovo prodotto e affida questo compito a una sconosciuta società: Microsoft. Quest’ultima in breve tempo costituisce un impero informatico e distrugge nel contempo quello di IBM#, sviluppando prima il linguaggio MS-DOS#, poi il linguaggio Windows, utilizzabili non solo da IBM#, ma da ogni PC# IBM#-compatibile.
In questo modo Microsoft crea anche il vasto mercato su cui si fonda la diffusione di Internet.
Internet, infatti, prima necessariamente ristretto ad ambienti accademici o a organizzazioni governative e di ricerca per la dimensione e il costo degli apparecchi collegati, è proiettato dalla diffusione del PC# come strumento di uso generalizzato e quotidiano verso una crescita che tuttora continua senza sosta: nel 1981 solo 213 computer sono abilitati a offrire accessi ad altri computer e ad altri network di computer; nel 1984 i computer abilitati superano quota 1000; nel 1989 divengono 80.000 con circa 500 network collegati; nell’ottobre del 1990, sono 313.000 e i network collegati sono oltre 2300.

1983
Il primo gennaio è per Internet una data storica: tutti i computer di ARPANET# passano simultaneamente a utilizzare il protocollo di rete TCP/IP# tuttora in uso, studiato per assicurare la massima accessibilità a tutte le reti: Internet si avvia a diventare il mezzo quotidiano per comunicazione a mezzo di computer.
Viene istituito l’Internet Activities Board (IAB) per guidare lo sviluppo del protocollo TCP/IP e per offrire assistenza tecnica alla comunità di Internet.

1984
Gli indirizzi numerici, utilizzati per identificare in modo univoco i computer collegati in rete, sono sostituiti da nomi più facili da memorizzare: sorge il Domain Name System, cioè il meccanismo per attribuire a ciascun utente un nome – Domain Name, in breve DS – tale da individuarlo in modo univoco su scala mondiale.
La progettazione del sistema, la messa a punto dei criteri di distribuzione e l’organizzazione in concreto dell’apparato per distribuire i Domain Names risalgono ad una persona, uno dei più importanti creatori di Internet, Jon Postel. Questi svolge la sua attività prima da solo, poi come direttore di un apposito istituto, IANA, che opera in base a un contratto con una agenzia del Governo federale degli Stati Uniti, DARPA.

1985
Molte agenzie governative statunitensi, fra cui la NASA, avviano la realizzazione di network che utilizzano il protocollo TCP/IP.

1986
Un’agenzia del Governo federale, National Science Foundation (NSF) mette a punto un proprio network, denominato NSFNET, che collega tutti i computer dell’agenzia. Lentamente, questo network si sostituisce a ARPANET.

1990
Il network di NSF sostituisce integralmente ARPANET. NSF stabilisce il divieto di attività commerciali o a scopo di lucro sul suo network.

1991
NSF riceve l’incarico di dirigere il coordinamento e il finanziamento della parte non militare della infrastruttura di Internet, ed inoltre anche della gestione della distribuzione dei DN. È il primo passo verso la autonomia del Cyberspazio. Resta in vigore il divieto di utilizzazione del network a scopo di lucro.
Per sfuggire a questo divieto, alcuni ISP Provider costituiscono il Commercial Internet Exchange (CIX), che organizza un proprio router e diviene operativo nel 1992.
Nasce il WWW#, realizzato nei laboratori di Ginevra del Comitato Europeo per la Ricerca Nucleare (CERN#) a opera di Tim Berners-Lee. Il WWW# consente lo scambio di informazioni con tecnologia ipertestuale, utilizzando il linguaggio HTML# (Hyper Text Markup Language).
Con il Web, Internet compie un salto di qualità: dalla semplice trasmissione di informazioni testuali si passa alla trasmissione di informazioni multimediali e quindi di messaggi testuali, visivi e sonori, resa possibile anche dalla maggiore potenza dei computer.

1992
Nel dicembre del 1992 NSF affida a Network Solutions, Inc. (NSI) l’appalto di alcuni servizi, tra cui la registrazione dei DN. Da allora e fino al 1999 NSI è l’unico titolare del potere di erogare DN e di organizzarne la distribuzione su scala mondiale.

1993
È realizzato il primo browser concepito per un pubblico di utenti indifferenziato, cioè il primo programma per perlustrare il WWW# interpretando il linguaggio HTML#, finalizzato a una larga diffusione: è denominato Mosaic, divenuto successivamente Netscape.
Nell’aprile il CERN# annuncia di non voler sfruttare la invenzione del WWW# per scopi commerciali (rinunciando anche a royalties per il suo utilizzo) al fine di favorire le possibilità di uno sviluppo della tecnologia europea in questo settore.
Lo sviluppo del World Wide Web e la diffusione generalizzata di Mosaic sono i fattori che determinano in pochi anni l’affermazione su scala mondiale di Internet.
È pubblicato il documento di Clinton e Gore “Technology for America’s Economic Growth: A New Direction to Build Economic Strength”: compare l’idea delle autostrade dell’informazione.
Il governo degli Stati Uniti affida a IANA, che subdelega a un consorzio di imprese appositamente costituito nel 1993, denominato Inter-Nic il compito di registrazione dei numeri IP# e dei DN#.
Internet diviene sempre più globale, ma il suo controllo resta ancora saldamente in mano di agenzie americane.
Le imprese che costituiscono InterNic sono tre: AT&T#, General Atomics e Network Solutions, Inc. (NSI#), tutte prescelte da NSF a seguito di una selezione pubblica.
Ciascuna delle imprese prescelte stipula con NSF un accordo di collaborazione della durata di cinque anni.
In base agli accordi AT&T# avrebbe dovuto gestire la InterNic Directory e i Database Services Project; NSI# avrebbe dovuto gestire tutte le procedure di registrazione, e quindi l’assegnazione dei numeri IP# e dei DN#, mentre General Atomics avrebbe dovuto occuparsi dei servizi di informazione.
L’accordo con General Atomics e con AT&T è risolto dopo due anni, nel 1995.
Dal 1993 e fino al 1998 NSI, unica superstite dell’originario consorzio, ha quindi da sola la responsabilità a livello mondiale dell’assegnazione del DNS.
Il compito assegnato a NSI# ha comportato fino al 1995 la registrazione di circa 200 DN# al mese: nel periodo 1997-1998 i DN# registrati erano più di 125.000 al mese. Complessivamente, NSI# ha assegnato oltre tre milioni di domain names.
NSF toglie il divieto di utilizzazione commerciale del Cyberspazio. È il primo passo verso Internet come mondo virtuale globale.

1994-1995
Si organizza come istituzione stabile il 3W Consortium, (@) ospitato prima a Ginevra, poi al Massachusetts Institute of Technology (MIT#) di Cambridge, infine dal 1995 dislocato anche in Francia, a seguito di un ac-cordo con l’Istituto nazionale francese di ricerca sull’informatica e l’infor-mazione (INRIA#), e in Giappone alla Keio University. Finalità del Consorzio è ottenere il rispetto degli standard del WWW# da parte dei produttori.
Il CERN, insieme alla Commissione dell’Unione Europea, lancia il Webcore Project per lo sviluppo della tecnologia WWW# in Europa.
Viene fondata a Graz la Web Society: alla fondazione partecipano il Politecnico di Graz, l’Università di Minnesota e INRIA#.
È pubblicato dall’Unione Europea il c.d. rapporto Bangemann (dal nome del Commissario dell’Unione Europea): è il piano della Commissione dell’Unione europea sulla autostrada dell’informazione.
Internet è uno dei temi principali del meeting dei G7 tenutosi a Bruxelles presso la Commissione dell’Unione Europea.
Alla fine del 1995 circa 5 milioni di computer sono direttamente o indirettamente collegati a Internet (erano 376.000 nel 1991), costituito da più di 50.000 network, collocati in 90 diversi paesi. La posta elettronica, il servizio più semplice offerto da Internet, raggiunge 160 paesi.

1996
Il costo del computer processing power, cioè della potenza nella gestione di informazioni, misurato come costo per singola istruzione per secondo, è calato del 99.9999% nel corso di 30 anni (quindi, ad una media del 35% all’anno). Nello stesso periodo di tempo, la “global computing power” è aumentata di un miliardo di volte.
Nel contempo le innovazioni tecnologiche e il processo di liberalizzazione e privatizzazione verificatisi nel settore delle telecomunicazioni e della telefonia pongono alla portata di chiunque l’uso del telefono: una telefonata di tre minuti tra Londra e New York costa – a valore costante del dollaro – oggi 20 centesimi di dollaro; costava 300$ negli anni Trenta e ancora 50 dollari nel 1960.
L’insieme di questi due elementi produce la nascita dell’industria Internet: circa un milione di addetti nel mondo sono occupati direttamente al suo sviluppo o nell’indotto.
Jon Postel, rendendosi conto che il sistema dei DN è inadatto allo sviluppo assunto da Internet, propone l’adozione di un nuovo DNS, che preveda anche la cessazione della posizione di monopolio di NSI nel settore, e la formazione di un regime competitivo per l’erogazione dei DN
Nasce il Palm Pilot, il computer tascabile con schermo palmare.

1997-1998
L’utilizzazione commerciale di Internet prende il sopravvento sull’utilizzazione culturale e accademica: Internet si appresta a divenire il mercato globale, il luogo di incontro per produttori e consumatori di ogni parte del mondo.
Microsoft tenta di estendere il proprio controllo sul sistema Internet, inserendo direttamente in Windows un proprio browser: Explorer. Il progetto è di indirizzare tutti gli utenti di PC che utilizzano Windows ad utilizzare il browser di Microsoft per navigare nel Cyberspazio. Microsoft ha successo, Netscape è sostanzialmente eliminata e Explorer si impadronisce del mercato. Ciò però determina una complessa vicenda giudiziaria per violazione della normativa Antitrust, da cui Microsoft esce perdente .
Una commissione istituita da IANA, denominata IAHC (International ad hoc Committee) nel febbraio 1997, emette un rapporto in cui ritiene che i DN siano una risorsa collettiva, e lo sviluppo e l’uso dello spazio di internet sia una questione di politica internazionale.
Nel contempo, si comincia a parlare di una seconda generazione di Internet, con nuove regole per la gestione della rete che tengano conto della nuova realtà. Università, enti di ricerca, organizzazioni no-profit nazionali e internazionali sono sempre più insofferenti di fronte al predominio acquisito dalle componenti commerciali di Internet: si diffonde l’idea di una secessione e della creazione di un nuovo Internet, destinato a scopi esclusivamente culturali.

1998
Scade il contratto in base al quale NSI ha gestito e assegnato i DN su Internet.
Nel gennaio una Agenzia del Dipartimento del Commercio del Governo degli Stati Uniti preposta al settore delle telecomunicazioni pubblica il c.d. Green Paper, contenente la proposta di costituire una società, con sede in USA, che amministri l’erogazione dei DNS.
L’Unione europea si oppone all’idea di un organo sotto il diretto controllo degli Stati Uniti e nel febbraio propone la costituzione di organismo internazionale da istituire con un accordo internazionale che ne definisca i poteri e le responsabilità .
Nel giugno il Governo degli Stati Uniti pubblica un documento, c.d. White Paper (White Paper Management of Internet Names and Addresses), ribadendo la volontà di mantenere il controllo amministrativo, politico e giurisdizionale degli Stati Uniti sull’organismo preposto all’erogazione dei DNS .
Senza tenere conto delle considerazioni provenienti dall’Unione europea, e senza d’altro canto trovare troppa resistenza, nell’ottobre viene costituita una società denominata Internet Corporation for Assigned Number and Names – ICANN, società privata non profit soggetta al diritto dello stato di California.
A ICANN viene affidata la responsabilità non solo del controllo del DNS, ma anche dello sviluppo di nuovi standard per i protocolli di internet: quindi i compiti di ICANN si estendono anche alla struttura e ai codici tecnologici in base ai quali Internet opera.
1999
ICANN comincia ad operare con un Consiglio provvisorio, a capo del quale è Esther Dyson. Quest’ultima dichiara che la società opera per realizzare il mandato affidato dal Governo di porre fine alla situazione di monopolio esistente per la registrazione dei DN. Molti protestano ed osservano che il Consiglio provvisorio eccede dai limiti dei proprio poteri e evita di porre in essere un sistema di gestione trasparente e democratico. Scrive uno dei più quotati commentatori di problemi di Cyberspazio del New York Times, a proposito dei componenti del Consiglio provvisorio: “Sono stati nominati in modo misterioso, si riuniscono clandestinamente e tengono verbali assai approssimativi. Però, cominciano ad assumere decisioni e a delineare programmi che potranno incidere su chiunque usi Internet”

2000
Si svolgono le elezioni per nominare i rappresentanti della comunità di Internet nel Consiglio di ICANN. La procedura, che coinvolge tutti i continenti, è stata definita il primo grande esercizio di cyberdemocrazia. Oltre 300 milioni di utenti possono partecipare al voto, assolvendo all’onere di previa registrazione. In realtà, la partecipazione è deludente, anche per gli articoli tecnici e le difficoltà della procedura prevista: si iscrivono al voto solo 76504 utenti. All’Europa sono assegnati due posti, e si iscrivono al voto 23519 (quasi la metà del numero globale degli utenti registrati).
Tra il 1 e il 10 ottobre, si svolgono le elezioni. L’Europa sceglie i proprio rappresentanti in seno alla direzione di ICANN: Andy Mueller-Maguhn, studente fuori corso all’Università libera di Berlino, esponente di spicco di Chaos Computer Club, con sede a Amburgo e 1600 membri sparsi in tutto il mondo, il cui progetto è “libertà illimitata in rete, circolazione delle informazioni senza alcuna censura” e Jeannette Hofmann, ricercatrice di scienze sociali a Strasburgo.
Continua lo sviluppo di Internet: rilevazioni del giugno indicano che 350 milioni di persone nel mondo utilizzano Internet. In quattro anni, potranno essere un miliardo.
Si tratta di dati e di ritmi impressionanti. Ma attenzione: quegli stessi dati indicano anche che gli utenti sono solo il 6% della popolazione mondiale ha accesso ad Internet (e solo il 35% della popolazione dei paesi più sviluppati) . Il fenomeno Internet è quindi solo agli inizi e gli elementi su cui basare le previsioni sono esigui. Tutto ciò che si scrive sugli effetti che Internet è destinato a provocare sull’assetto della società in un futuro più o meno prossimo, ha un valore di previsione assai limitato.
Novembre – dicembre
ICANN decide di aggiungere 7 nuovi Top Level Domain Names a quelli in funzione fin dall’origine: .biz, .info, .name, .pro, .aero, .coop, e .museum

Natale 2000
Si passa dai 20 milioni di acquirenti del Natale ’99 a 35 milioni. La spesa online cresce dai 15.000 miliardi del Natale 1999 a 25.000 miliardi (in lire). Cioè più 66%: nessun altro settore ha un aumento così forte. Amazon nell’anno 2000 ha raggiunto 6.000 miliardi di e-commerce fra libri, cd ed elettronica. La vendita di biglietti aerei via Internet ha avuto così successo che Priceline.com è ormai una delle dieci maggiori agenzie di viaggio negli Usa.

2001
Gennaio
Sono 377 milioni gli utenti che navigano regolarmente su Internet, utilizzando circa 100 milioni di PC.
Di questi 105 milioni sono in Europa, 161 negli Stati Uniti e in Canada. Solo 3 in Africa dove i costi sono ancora assai elevati e le infrastrutture inadeguate.
Per la prima volta dalla creazione del Cyberspazio, i navigatori negli Stati Uniti sono meno della metà del totale mondiale.
Anche gli utenti di lingua madre non inglese hanno superato gli utenti di linguamadre inglese: i primi sono 211 milioni, i secondi 192 milioni; secondo recenti stime, saranno rispettivamente 560 e 230 milioni nel 2003. In Europa, il più alto numero di utenti è nel Regno Unito (20 milioni), seguito da Germania (18 milioni), Italia (12 milioni) e Francia (9 milioni) .
I DN assegnati sono oltre 34.771.000 (poco più di 400.000 in Italia, oltre 1 milione in Germania). Di questi, oltre 21 milioni sono nel Top Level Domain .com. Tra gli Stati, i Top Level più usati sono quelli di Gran Bretagna e Germania: .uk, seguito da .de
Le pagine presenti sul Web sono circa 500 miliardi: è un universo del quale solo una minima parte – tra il 10 e il 20% – è conoscibile; il resto sfugge ai motori di ricerca ed è quindi introvabile, a meno di non conoscerne l’esatto indirizzo .
In quattro anni sono stati venduti oltre 10 milioni di computer palmari. Accanto all’originario Palm Pilot, sono sul mercato diecine di varietà.
Il commercio elettronico in Rete continua la sua espansione. Attualmente negli Stati Uniti si acquista in Rete per oltre 4.000 miliardi di lire al mese.